Russificazione

Grafico che mostra quanto il russo era conosciuto nei paesi dell'ex URSS nel 2004: in rosso la percentuale dei parlanti attivi, in giallo di chi lo comprende, in grigio di chi non lo conosce affatto.

La russificazione (in russo русификация?, rusifikacija) è l'adozione della lingua russa e/o cultura russa, da parte di comunità non-russe. In senso stretto, la russificazione è utilizzata per denotare l'influenza della lingua russa sulle altre lingue slave, su quelle baltiche e sulle altre lingue parlate in aree attualmente o storicamente controllate dalla Russia. In senso storico, il termine si riferisce alle politiche sia ufficiali che non ufficiali condotte dalla Russia imperiale e dall'Unione Sovietica verso le nazioni costituenti e verso le minoranze nazionali dell'Impero russo e dell'URSS, avendo come obiettivo la dominazione della Russia.

La principale area di influenza della russificazione è la politica e la cultura. In politica, un elemento di russificazione è l'assegnazione ai russi di posizioni amministrative dominanti nelle istituzioni nazionali. Nella cultura, la russificazione si esplicita prima di tutto nel forte uso della lingua russa negli affari ufficiali e nella forte influenza del russo sulle lingue nazionali, al fine di assimilare le minoranze di diversa etnia nella cultura russa. Lo spostamento demografico a favore della popolazione russa è anche talvolta considerato come segno di russificazione.

Alcuni studiosi distinguono la russianizzazione, cioè l'espansione della lingua, cultura russe all'interno delle culture delle regioni non russe, dalla russificazione, cioè il processo di cambiamento dell'appartenenza etnica o dell'identità da non russo a russo. In questo senso, l'avanzamento della lingua e della cultura russa non dovrebbe essere posto sullo stesso piano dell'assimilazione culturale dei non-russi.


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