Scaled Composites SpaceShipOne

Scaled Composites Model 316 SpaceShipOne
SpaceShipOne in occasione del volo 15P
Descrizione
Tipospazioplano
Equipaggio1
ProgettistaBurt Rutan
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Scaled Composites
Data primo volo20 maggio 2003
MatricolaN328KF
Data ritiro dal servizio4 ottobre 2004
Esemplari1
Voli17
Destino finaleesposto al National Air and Space Museum
Altre variantiScaled Composites SpaceShipTwo
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza8,53 m (28 ft 0 in)
Apertura alare8,05 m (16 ft 5 in)
Superficie alare15,0 (161,4 ft²)
Carico alare240 kg/m² (49.07 lb/ft²)
Allungamento alare1,6
Peso a vuoto1 200 kg (2 640 lb)
Peso carico3 600 kg (7 920 lb)
Passeggeri2
Propulsione
Motoreun endoreattore SpaceDev
a propellenti ibridi (N2O/HTPB)
Spinta74 kN (7 500 kgf) (Isp 250 s (2450 Ns/kg))
Prestazioni
Velocità maxMach 3.09 (3 518 km/h, 2 170 mph, 1 886 kt)
Velocità di salita416,6 m/s (82 000 ft/min)
Autonomia65 km (40 mi, 35 nm)
Tangenza112 000 m (367 360 ft)

i dati sono estratti da Encyclopedia Astronautica (astronautix.com)[1]

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Lo Scaled Composites Model 316 SpaceShipOne è uno spazioplano sub-orbitale sperimentale dotato di un motore razzo a propellenti ibridi. È stato sviluppato dalla Scaled Composites, la compagnia aeronautica di Burt Rutan, nell'ambito del proprio programma Tier One, senza fondi governativi.

Il 21 giugno 2004 lo SpaceShipOne ha compiuto il primo volo spaziale sviluppato con soli fondi privati, e il 4 ottobre dello stesso anno ha vinto il premio Ansari X da dieci milioni di dollari, per aver raggiunto l'altitudine di 100 km (cioè lo spazio) due volte in un periodo di due settimane con a bordo l'equivalente di tre persone e con non più del 10% di peso (che non fosse carburante) della navicella sostituito tra i due voli.

Benché impressionanti, i risultati ottenuti dalla SpaceShipOne non sono paragonabili ad altre navicelle orbitali come lo Space Shuttle, ma solo a quelli dell'X-15. Infatti, l'accelerazione necessaria a portare in orbita una navicella richiede più di 30 volte l'energia che è servita alla SpaceShipOne per raggiungere i 100 km di altezza.

  1. ^ (EN) SpaceShipOne, su Encyclopedia Astronautica, http://www.astronautix.com/index.html, 17 novembre 2011. URL consultato il 20 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2013).

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