Scandalo Spiegel

Rudolf Augstein (a destra) nel 1970 con il cancelliere Willy Brandt

Lo scandalo Spiegel (in tedesco Spiegel-Affäre) fu una crisi politico-mediatica che ebbe luogo nella Repubblica Federale Tedesca nel 1962, e che vide l'arresto di alcuni giornalisti del noto settimanale Der Spiegel, in particolare il fondatore e direttore Rudolf Augstein e il giornalista Conrad Ahlers, per iniziativa del Ministro della Difesa Franz Josef Strauß. Questo scandalo rappresenta "il maggiore scandalo statale" della storia della Germania dal 1945.[1]

Strauss nel 1966

L'accusa, mossa al settimanale, era di alto tradimento a causa della pubblicazione di informazioni riservate sulla polizia tedesca riguardanti gravi irregolarità all'interno di essa. Lo scoppio dello scandalo dette vita a movimenti di protesta in tutta la Germania e segnò la fine della carriera politica di Konrad Adenauer l'anno successivo. Inoltre, segnò in modo permanente la reputazione del ministro Strauß, che perse il ministero, e regalò prestigio a Der Spiegel e a Augstein.

  1. ^ (DE) Ein Abgrund von Machtmissbrauch [Un abisso di abuso di potere], in Der Spiegel, 26 ottobre 2022. URL consultato il 28 settembre 2023.

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