Secondo fronte

Truppe statunitensi in Gran Bretagna, nel 1944, in preparazione per l'attesa apertura del "Secondo fronte" in Europa.

Con il termine Secondo fronte si intende, nella storiografia della seconda guerra mondiale, il lungamente atteso, e ripetutamente rinviato, nuovo teatro bellico in Europa occidentale. La sua costituzione, fortemente richiesta da parte di Stalin, era stata prevista fin dal 1942 da parte delle potenze alleate anglosassoni, per iniziare grandi operazioni offensive contro la cosiddetta "Fortezza Europa" della Germania nazista di Hitler, prestare un aiuto concreto all'Armata Rossa, in combattimento dal giugno 1941 sul sanguinoso Fronte orientale contro la grande maggioranza delle forze della Wehrmacht e dei suoi alleati, e concorrere alla distruzione del Terzo Reich[1].

Inoltre, nella locuzione "Secondo fronte" viene compresa anche tutta la complessa storia diplomatica su questo cruciale argomento tra Unione Sovietica e potenze Alleate (protrattasi per oltre due anni), e i contrasti strategico-operativi tra le tre potenze ed in particolare tra Gran Bretagna e Stati Uniti, riguardo alla pianificazione dettagliata, la catena di comando e i tempi di attuazione di questa nuova offensiva in Europa nord-occidentale[2].

Il 6 giugno 1944, finalmente il "Secondo fronte" avrebbe avuto inizio con il gigantesco e riuscito sbarco in Normandia, che avrebbe permesso di organizzare e schierare sul continente europeo le enormi forze aeroterrestri angloamericane, in preparazione da quasi tre anni in Gran Bretagna.

  1. ^ Bauer 1971, vol. IV, pp. 169-172.
  2. ^ D'Este 1990, pp. 15-17; Boffa 1990, vol. III, p. 167.

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