Serie A 1975-1976 (rugby a 15)

Serie A 1975-1976
Competizione Serie A
Sport Rugby a 15
Edizione 46ª
Organizzatore Federazione Italiana Rugby
Date dal 28 settembre 1975
al 16 maggio 1976
Luogo Italia
Partecipanti 12
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Rovigo
(8º titolo)
Secondo Brescia
Retrocessioni Frascati
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera del Galles Robin Williams (207)
Record mete Bandiera dell'Italia Elio De Anna (19)
Una formazione del Rugby Rovigo campione d'Italia
Cronologia della competizione

La serie A 1975-76 fu il 46º campionato nazionale italiano di rugby a 15 di prima divisione.

Si tenne dal 28 settembre 1975 al 16 maggio 1976 tra 12 squadre a girone unico; l'anno successivo, per ampliamento del torneo a 14 formazioni, vi fu una sola retrocessione a fronte di tre promozioni dalla serie B[1], salvo poi tornare a 12 squadre dopo solo quattro stagioni.

Dopo le esperienze della Ginnastica Torino e del CUS Torino, un'altra formazione sabauda si affacciò alla massima serie, il Torino, formato da elementi fuoriusciti dal club universitario[2]. Esordì in serie A anche il Casale, formazione veneta di Casale sul Sile (TV).

A vincere il titolo nazionale fu, per l'ottava volta, il Rovigo, che si laureò campione d'Italia proprio all'ultima giornata, come il Brescia campione uscente aveva fatto l'anno precedente ai danni dell'Aquila: al 22º turno la squadra lombarda era appaiata in classifica al Rovigo a quota 34 e ospitava proprio i veneti, che si imposero per 12-6 e vinsero il campionato[1]. L'unica squadra a retrocedere fu il Frascati.

Il campionato si segnalò anche per un ulteriore passo in avanti sulla strada delle sponsorizzazioni: se fino alla stagione precedente esse rappresentavano un'eccezione, nell'edizione in oggetto per la prima volta il numero di squadre il cui nome fu accoppiato a un marchio commerciale fu uguale a quello di coloro prive di sponsor, esattamente 6 contro 6: già dal campionato seguente le squadre con uno sponsor furono la maggioranza e in seguito i partner commerciali entrarono di fatto in pianta stabile nel campionato, e furono le squadre prive di marchio a rappresentare quasi sempre un'eccezione[1].

  1. ^ a b c Volpe, pag. 52.
  2. ^ Giorgio Barberis, Un rugby "nuovo" a Torino con Bill Bowring e Waskett, in La Stampa, 31 agosto 1975, p. 16. URL consultato il 1º dicembre 2013.

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