Serie A 1984-1985 (rugby a 15)

Serie A 1984-1985
Competizione Serie A
Sport Rugby a 15
Edizione 55ª
Organizzatore Federazione Italiana Rugby
Date dal 23 settembre 1984
al 12 maggio 1985
Luogo Italia
Partecipanti 16
Formula doppia fase a gironi
Risultati
Vincitore Petrarca
(9º titolo)
Secondo Benetton
Retrocessioni
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera dell'Inghilterra Jim Hopkin (228)
Record mete Bandiera dell'Italia Michele Sartoretto (16)
Una fase della gara decisiva per l'assegnazione del titolo fra Petrarca e Benetton, nella poule scudetto, che arrise ai padovani
Cronologia della competizione

La serie A 1984-85 fu il 55º campionato nazionale italiano di rugby a 15 di prima divisione.

Si tenne dal 23 settembre 1984 al 12 maggio 1985 tra 16 squadre con la stessa formula dei due tornei precedenti, che prevedeva due gironi in prima fase da 8 squadre ciascuno, le prime quattro di ciascuno dei quali destinate alla seconda fase per lo scudetto[1][2], e le ultime quattro a quella per la salvezza[1].

Il Petrarca guidato dal giovane allenatore Vittorio Munari (33 anni all'epoca[3]) vinse il suo nono titolo nazionale, secondo consecutivo dopo quello della stagione precedente, affiancando così il Rovigo al secondo posto nella classifica degli scudetti vinti alle spalle dell'Amatori Milano, all'epoca a quota 14; nell'occasione il club padovano riuscì anche a portare in serie A una sua formazione cadetta, la Tre Pini[3], che tuttavia retrocedette subito.

Altra esordiente assoluta in serie A fu il Mirano, club veneto con meno di trent'anni di storia alle spalle essendo stato fondato nel 1957; anch'esso retrocedette alla sua prima stagione in massima divisione; con la discesa anche del Mogliano in serie B le venete a retrocedere furono tre; la quarta squadra a lasciare la serie A fu la S.S. Lazio[1].

Da registrare il ritorno in serie A, dopo 16 anni di assenza, della citata Amatori Milano allenata da Marco Bollesan, che lì aveva chiuso, nel 1981, la carriera da giocatore, e che alla fine del campionato, dopo la salvezza della squadra, fu chiamato ad allenare la Nazionale italiana.

  1. ^ a b c Volpe, pag. 65.
  2. ^ Andrea Fusco, Da oggi la palla è anche ovale…, in la Repubblica, 23 settembre 1984. URL consultato il 18 marzo 2020.
  3. ^ a b Petrarca Rugby - la storia, su petrarcarugby.it. URL consultato il 15 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2011).

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