Sigillo cilindrico

Sigillo cilindrico mesopotamico in calcare e relativa impressione; scena di adorazione di Shamash (Musée du Louvre)

Il sigillo cilindrico era uno strumento amministrativo tipico del Periodo di Uruk, che ha attraversato tutta la storia della Mesopotamia.[1]

Si presenta come un cilindro sulla cui superficie laterale è inciso un particolare disegno. I sigilli cilindrici erano usati nei tempi antichi per stampigliare a scopi amministrativi una serie di simboli su una superficie bidimensionale, generalmente di argilla. Il disegno inciso è un'immagine inversa a quella che si ottiene con la stampigliatura.

Versioni successive videro l'utilizzo della scrittura cuneiforme, con la cui messa a punto i sigilli cilindrici sono peraltro messi in relazione.

I sigilli cilindrici misuravano circa 3 centimetri in altezza, con un diametro di circa 2 centimetri.[1]

Il sigillo era ottenuto da pietre dure (come corniola o lapislazzuli), faience, osso o conchiglia.[1]

Mentre molti sigilli mesopotamici formavano un'immagine tramite l'uso di depressioni sulla superficie del cilindro, alcuni cilindri stampavano l'immagine usando delle aree in rilievo.

  1. ^ a b c Van De Mieroop, p. 27.

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