Siglo de Oro

Disambiguazione – Se stai cercando "secolo d'oro" in riferimento ad altri paesi, vedi Secolo d'Oro.
Monumento equestre in bronzo a Filippo IV (Madrid)

Il Siglo de Oro (in italiano: Secolo d'oro) fu il periodo di massimo splendore artistico, politico-militare, e letterario della Spagna, convenzionalmente fissato tra il 1492 e il 1681.

Nel 1492, i re cattolici di Spagna della Casata di Trastámara (Isabella di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona) completarono la Reconquista con la vittoria nella guerra di Granada, autorizzarono la pubblicazione della prima grammatica spagnola, e fondarono l'impero spagnolo finanziando la scoperta delle Americhe ad opera di Cristoforo Colombo. Quest'ultimo istituì le prime colonie nelle Americhe in nome della Spagna e vi aprì miniere di metalli preziosi, iniziando quell'epoca dei conquistadores alla ricerca di oro e argento che toccò il suo apice con la conquista del Messico azteco ad opera di Hernán Cortés (1519-1521) e del Perù incaico ad opera di Francisco Pizarro e dei suoi successori (1532-1572). Nel frattempo, gli Asburgo salivano al trono di Spagna, prima nella persona di Carlo I di Spagna (1516-1556), che tuttavia regnò principalmente come Carlo V del Sacro Romano Impero, e poi soprattutto con Filippo II di Spagna (1556-1598), sotto il quale vi fu l'apogeo della potenza spagnola e del siglo de oro.[1]

Dal regno di Filippo II in poi, l'impero spagnolo si estendeva su gran parte delle Americhe (Nuova Spagna e Nuova Castiglia), sulle Filippine, sul Mezzogiorno italiano (Sicilia, Sardegna, Napoli), e sui possedimenti del cammino spagnolo dai Paesi Bassi spagnoli al Ducato di Milano. Tra 1580 e 1640 i re di Spagna furono anche sovrani del Portogallo e dell'impero portoghese in virtù dell'unione iberica. Il palazzo di Filippo II, l'Escorial, divenne la sede di rinomati artisti come El Greco. Durante i regni di Filippo III (1598-1621) e Filippo IV (1621-1665) fu pubblicato il celebre Don Quixote de la Mancha di Miguel de Cervantes e furono attivi il letterato Lope de Vega e il pittore Diego Velázquez. L'ultimo grande autore del siglo de oro, Pedro Calderón de la Barca, morì nel 1681.

Sul piano economico-finanziario, il Siglo de Oro fu invece un periodo difficile per la Spagna. Proprio l'afflusso di oro e argento nel paese iniziato nel 1492, poi alimentato e dissipato da Carlo V per sostenere i conflitti del Sacro Romano Impero e da Filippo II e Filippo IV per partecipare alle fallimentari guerre di religione, contribuì all'incontrollato aumento dei prezzi (inflazione) e alle dichiarazioni di bancarotta del paese data l'incapacità della corona di sostenere i costi militari e di ripagare i creditori stranieri. La produttività agricola e commerciale soffrì per la scarsa volontà di innovazione dovuta all'eccessiva dipendenza dai metalli preziosi e per la politica della limpieza de sangre (purezza del sangue) che comportò l'espulsione di musulmani ed ebrei o la loro conversione forzata in cristiani (rispettivamente moriscos e marranos) a seguito dell'emanazione di leggi come il Decreto dell'Alhambra. Già nel siglo de oro si possono quindi rintracciare gli albori della decadenza spagnola. La Spagna conservò comunque i suoi possedimenti europei fino alla guerra di successione spagnola (1700-1714) e le sue colonie americane fino alle Guerre d'indipendenza ispanoamericane (1808-1833).[2][3][4]

  1. ^ Juan Manuel Rozas, «Siglo de Oro: historia de un concepto, la acuñación del término», Madrid, 1984,
  2. ^ Themes in International Economics by Mats Lundahl.
  3. ^ Spanish Opposition to Charles V's Foreign Policy.
  4. ^ Gold and Silver: Spain and the New World (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2008). University of California

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search