Sistema elettorale in Italia

Il sistema elettorale (o «formula elettorale») è l'insieme delle regole, fissate dalla legge, con cui i voti degli elettori italiani sono trasformati in seggi assembleari all'interno dei vari organi istituzionali elettivi

Il sistema elettorale italiano è l'insieme delle regole con cui, sulla base dei voti espressi dai cittadini italiani durante le elezioni, sono assegnati i seggi all'interno degli organi politico-istituzionali locali, nazionali ed europei. La situazione è articolata e differenziata a seconda delle varie categorie di votazione previste dall'ordinamento politico italiano:

Ciascun tipo di consultazione ha luogo di norma ogni cinque anni.[N 8][N 9][N 10][2] Il sistema proporzionale con soglia di sbarramento, adottato per tutte le elezioni italiane dal 1946 al 1993 (fatta eccezione per il Senato), è ancora usato per le elezioni del Parlamento europeo. Anche i restanti appuntamenti elettorali – salvo le consultazioni comunali nelle municipalità meno popolose e le elezioni circoscrizionali – si svolgono sulla base di sistemi elettorali di impostazione proporzionale, ma corretti in misura significativa con quote maggioritarie o premi di governabilità variamente assegnati.


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  1. ^ Ripartiti i 73 seggi assegnati all'Italia per le elezioni europee 2014, su interno.gov.it, Ministero dell'Interno, 6 marzo 2014. URL consultato il 19 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2014).
  2. ^ Europa – Parlamento europeo, su europa.eu, Unione europea. URL consultato il 22 febbraio 2014 (archiviato il 22 febbraio 2014).

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