Sistema linguistico emiliano-romagnolo

Emiliano-romagnolo
Parlato inBandiera dell'Italia Italia
Bandiera di San Marino San Marino
RegioniEmiliano in:   Emilia-Romagna (  Piacenza,   Parma,   Reggio Emilia,   Modena,   Bologna e   Ferrara);
  Lombardia (  Mantova,   Cremona,   Lodi,   Pavia);
  Piemonte (  Alessandria);
  Veneto (  Rovigo);
  Liguria (  La Spezia);
  Toscana (  Massa-Carrara,   Lucca,   Pistoia).

Romagnolo in   Emilia-Romagna (  Ravenna,   Forlì-Cesena,   Rimini);
  Marche (  Pesaro e Urbino);   Toscana (  Firenze,   Arezzo)
Bandiera di San Marino San Marino

Gallo-piceno in   Marche (  Pesaro e Urbino e   Ancona)

Dialetti altotiberini (forti influenze) in   Umbria (  Perugia) e   Toscana (  Arezzo)
Locutori
TotaleIgnoto
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Italiche
  Romanze
   Italo-occidentali
    Occidentali
     Gallo-romanze
      Gallo-italiche
       Emiliano-romagnolo
Codici di classificazione
ISO 639-2eml (obsoleto), roa
Glottologemil1243 (EN)
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
In emiliano:
Tót al cheriatûri umâni e nâsen lébri e cumpâgn in dignitê e dirét. Chilòur j'în pruvésti ed cunisiòun e'd cunsînsia, e e gh'ân da cumpurtêres ciaschedóna vêrs cl'êtra cun ûn sentimèint ed fradlânsa. (Reggiano)


Tótt i èser umàn i nâsen lébber e prezîṡ in dgnitè e dirétt. I an la raṡån e la cusiänza e i s an da cunpurtèr ón con cl èter cunpâgna di bón fradî. (Bolognese)

In romagnolo:
Tot j'êsar umén i nês lêbar e cumpàgn in dignità e drêt. Lôr j'è dutê ad rasôn e'd cusciénza e j'ha d'azì j'on vers j'êtar com s'j fos fradel.

L'emiliano-romagnolo è un continuum linguistico facente parte della famiglia gallo-italica (la quale comprendente la stragrande maggioranza delle lingue del Nord Italia[2]) comprendente due principali varietà: l'emiliano e il romagnolo (cui si aggiunge il gallo-piceno a seconda degli autori). Tale appellativo è molto avversato dai locutori, a cui preferiscono identificarsi nelle due varietà principali, specialmente in Romagna, o direttamente al dialetto locale cittadino.

Fu riconosciuto, come lingua unica, fra le lingue minoritarie europee nel 1981 (Rapporto 4745 del Consiglio d'Europa). In seguito, nel 2009, la Registration Authority per lo standard ISO 639-3 ha ritirato il codice "eml" che la identificava, sostituendolo con i codici "egl" e "rgn", assegnati rispettivamente all'emiliano e al romagnolo, in riconoscimento della separazione letteraria, culturale e politica fra le due parti della regione.[3] Nel 2015 anche l'UNESCO ha inserito l'emiliano e il romagnolo come due lingue distinte tra quelle meritevoli di tutela contemplate nel Red book of endangered languages.[4]

Le due varietà possono essere considerate separate dal punto di vista culturale e letterario, situazione paragonata talvolta a quella del serbo-croato, rendendole due entità etnolinguistiche differenti.[senza fonte]

Le caratteristiche che distinguono le varietà emiliano-romagnole dalle altre lingue gallo-italiche includono il sistema vocalico caratterizzato dalla sistematica palatalizzazione e dittongazione delle vocali toniche latine in sillaba aperta, e dall'estesa sincope delle vocali atone, con l'eccezione di /a/.[5]

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Marche
  2. ^ Loporcaro, Michele, Profilo linguistico dei dialetti italiani, Bari, Laterza, 2009, pp. 104-108
  3. ^ Ritiro del codice e sua sostituzione, su sil.org. URL consultato il 15 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2007).
  4. ^ (EN) UNESCO Interactive Atlas of the World’s Languages in Danger, su unesco.org. URL consultato il 9 gennaio 2015.
  5. ^ Loporcaro, Michele, ibid.

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