Sistema politico degli Stati Uniti d'America

Voce principale: Stati Uniti d'America.
Uno schema riassuntivo del sistema politico-costituzionale degli Stati Uniti.

Il sistema politico degli Stati Uniti d'America si basa su tre principi fondamentali: la repubblica, la democrazia rappresentativa e il federalismo. Il potere politico è condiviso fra il Presidente degli Stati Uniti, il Congresso e le corti giudiziarie federali. Allo stesso tempo, il governo federale condivide la sovranità politica con i governi dei singoli Stati che compongono gli Stati Uniti. La struttura del governo federale è definita dalla Costituzione. Il governo statunitense è di tipo presidenziale.

La molteplicità di livelli governativi riflette la storia degli Stati Uniti: il governo federale venne infatti creato dagli Stati, che come ex-colonie conquistarono un'autonomia legislativa indipendentemente l′uno dall′altro; all′interno di ogni Stato, ognuno di questi aveva creato una propria struttura amministrativo-politica decentrata per assolvere alle proprie funzioni ed una volta che gli Stati Uniti si allargarono, si vennero a formare altri Stati modellati su quelli originari.

Esistono delle differenze sostanziali fra il sistema politico statunitense e quello di molte democrazie costituzionali di matrice europea. Fra le più evidenti si può accennare alla presenza di un parlamento (il Congresso degli Stati Uniti d'America) in cui la "camera alta" ha un peso politico maggiore rispetto all′altro ramo del parlamento ("camera bassa"), oppure al dominio quasi totale di due soli partiti "maggiori" che dura da più di un secolo, generando un forte bipolarismo. Quest′ultimo fattore è dovuto anche (ma non solo) a ragioni storiche, che hanno determinato una serie di norme, sia federali che statali, che limitano fortemente lo spazio politico per i cosiddetti "third parties", i quali oltretutto subiscono anche delle limitazioni informali per quanto riguarda la loro presenza sui media.

Alcune delle tematiche di maggiore discussione pubblica negli ultimi anni riguardano la mancanza di rappresentanza adeguata per i Territori degli Stati Uniti (in particolare con la quasi mancanza di diritto di voto per il distretto della capitale federale e l'eventuale elevamento di Porto Rico a 51º stato), una eventuale sovrarappresentanza di certi stati, le problematicità del sistema totalizzante first-past-the-post, del gerrymandering e altro ancora.[1]

Nel 2021 l'Economist Intelligence Unit ha classificato gli Stati Uniti come una "democrazia imperfetta".[2]

  1. ^ America’s new exceptionalism, in The Economist. URL consultato il 20 dicembre 2022.
  2. ^ (EN) Democracy Index 2021: the China challenge, su Economist Intelligence Unit. URL consultato il 20 dicembre 2022.

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