Storia della Lituania (1219-1295)

Voce principale: Storia della Lituania.
Fortezza di collina presso Alytus, nella Lituania meridionale. Oltre ad avere un fondamentale scopo militare già nel XII secolo, fu intorno a esse che iniziarono gradualmente a svilupparsi insediamenti urbani

La storia della Lituania dal 1219 al 1295 inerisce principalmente all'istituzione e ai primi decenni di storia del primo Stato lituano, il Granducato di Lituania. L'inizio del XIII secolo aveva segnato la fine della preistoria lituana, poiché da quel punto in poi la storiografia del Paese baltico è testimoniata da cronache, trattati e altri documenti scritti. Nel 1219, ventuno duchi lituani siglarono un trattato di pace con il Principato di Galizia-Volinia, un evento ritenuto la prima prova storica del fatto che le tribù baltiche si stessero unendo tra di loro e rinsaldando i propri rapporti. Nonostante la continua guerra con i due ordini cristiani, l'Ordine di Livonia e i Cavalieri teutonici, il Granducato di Lituania fu in grado dapprima di costituirsi e poi di estendersi in maniera gradualmente più stabile in Rutenia Nera, in centri come Polack e Minsk e in altri territori a est della moderna Lituania, divenuti deboli e vulnerabili a causa del declino della Rus' di Kiev.

Il primo sovrano a detenere il titolo di granduca fu Mindaugas, tradizionalmente considerato il fondatore del primo proto-Stato lituano, il Ducato, capace di riuscire nell'impresa di coalizzare le tribù baltiche. Alcuni studiosi, tuttavia, contestano questa ipotesi, poiché sostengono esistesse una proto-unione prima di Mindaugas, addirittura già nel 1183. Mindaugas fu battezzato nel 1251 e incoronato re di Lituania nel 1253, dopo aver trionfato in una guerra interna con i suoi nipoti. Nel 1261 ruppe la pace con l'Ordine di Livonia e rinunciò alla fede cristiana su consiglio di suo nipote Treniota, duca di Samogizia, una carica molto influente nella Lituania dell'epoca. Proprio Treniota assassinò il re nel 1263, ponendo definitivamente termine al regno in quanto decise di adottare semplicemente la carica di granduca. Per quanto concerne la religione, fatta eccezione per la breve parentesi costituita da Vaišvilkas e Švarnas, per altri 120 anni la Lituania sarebbe rimasta un dominio pagano, in lotta contro i teutonici e i livoniani durante le crociate del Nord, ovvero quando gli ordini attaccarono militarmente la regione per cristianizzarla. Dal punto di vista politico, dopo la morte di Mindaugas, il Granducato di Lituania entrò in un periodo di relativa instabilità, come dimostra il fatto che ben sette granduchi detennero il titolo nel corso dei successivi 32 anni. Nonostante le fragilità interne, il Granducato non collassò e benché si sappia poco di questo periodo, pare che il primo membro della dinastia gediminide, famiglia che avrebbe assunto un ruolo da protagonista nei secoli successivi, assunse il potere nel 1280 circa. Fu Vytenis, a capo dei Lituani dal 1295, a gettare solide basi nel successivo ventennio per far sì che lo Stato si espandesse e crescesse sotto la guida di Gediminas e suo figlio Algirdas. Alla luce degli eventi accaduti dal 1219 al 1295, si può affermare che proprio in virtù di essi il Granducato poté avviare la sua successiva grande ascesa.


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