Teatro greco

Il teatro di Epidauro

Per teatro greco si intende l'arte teatrale nel periodo della Grecia classica, in particolare nell'Atene del V secolo a.C., poiché la quasi totalità delle opere teatrali oggi conosciute venne lì rappresentata. Gli ateniesi di quel periodo, per i quali le rappresentazioni erano non solo uno spettacolo, ma anche una cerimonia religiosa[1], conoscevano tre tipi di opere teatrali: la tragedia, la commedia e il dramma satiresco.

Le rappresentazioni teatrali avvenivano ad Atene in occasione di tre feste in onore di Dioniso (dio del teatro, nonché dell'estasi, del vino e della liberazione dei sensi) che si tenevano nel corso dell'anno: le Grandi Dionisie, le Lenee e le Dionisie rurali. Il teatro, dato il suo vasto seguito, divenne veicolo di diffusione di idee e problematiche nella vita politica e culturale della Atene democratica.

  1. ^

    «In Grecia la Tragedia era una cerimonia religiosa, nel senso che faceva parte delle feste di Dioniso, e trattava grandi problemi religiosi. [...] La tragedia dei tre grandi poeti [Eschilo, Sofocle ed Euripide] e dei loro contemporanei era sempre religiosa, nel senso che l'interesse non andava soltanto all'azione come serie appassionante di eventi, né semplicemente allo studio di personaggi straordinari (sebbene entrambi questi motivi fossero importanti), bensì al significato dell'azione in quanto essa esemplificava il rapporto dell'uomo con le potenze che dominano l'universo e il rapporto di queste potenze con il suo destino.»


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