Teoria ingenua degli insiemi

La teoria ingenua degli insiemi[1] è una teoria degli insiemi che considera questi ultimi secondo la nozione intuitiva di collezioni di elementi. Si distingue dalla teoria assiomatica degli insiemi, che invece definisce gli insiemi come quegli oggetti che soddisfano determinati assiomi. Gli insiemi sono un concetto matematico fondamentale; infatti, nelle trattazioni formali moderne, la maggior parte degli oggetti matematici (numeri, relazioni, funzioni, etc.) sono definiti in termini di insiemi.

  1. ^ Riguardo all'origine dell'espressione "teoria ingenua degli insiemi", Jeff Miller [1] ha questo da dire: "teoria ingenua degli insiemi (in opposizione a teoria assiomatica degli insiemi) era usata occasionalmente negli anni 1940 e divenne un termine radicato nel 1950. Appare nella pubblicazione The Philosophy of Bertrand Russell di P. A. Schilpp (ed) nel American Mathematical Monthly, 53., No. 4. (1946), p. 210 e nella pubblicazione The Paradox of Kleene and Rosser di Laszlo Kalmar's nel Journal of Symbolic Logic, 11, No. 4. (1946), p. 136. (JSTOR)." Il termine è stato successivamente reso popolare dal libro di Paul Halmos, Naive Set Theory (1960).

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