Terre della Corona di Santo Stefano

Terre della Corona di Santo Stefano
Motto:
“Regnum Mariæ Patrona Hungariæ”
Terre della Corona di Santo Stefano - Localizzazione
Terre della Corona di Santo Stefano - Localizzazione
In rosso, le Terre della Corona di Santo Stefano (Transleitania) all'interno dell'Impero austro-ungarico nel 1914
Dati amministrativi
Nome ufficialeSzent István Koronájának Országai
Zemlje krune svetog Stjepana
Lingue ufficialiungherese, tedesco
Lingue parlateungherese, tedesco ed altre[1]
InnoHimnusz
CapitaleBuda (1867-1873)
Budapest (1873-1918)
Dipendente daAustria-Ungheria
Dipendenze Regno di Croazia e Slavonia
Politica
Nascita1867
CausaAusgleich tra Impero d'Austria e Regno d'Ungheria
Fine1918
CausaCaduta della monarchia asburgica
Territorio e popolazione
Massima estensione320452 km² nel 1914
328660 km² nel 1918[2]
Popolazione20 886 487 nel 1910
Economia
ValutaForint (1867–1892)
Corona austro-ungarica (1892–1918)
Evoluzione storica
Preceduto da Regno d'Ungheria
Principato di Transilvania
Succeduto da Repubblica Democratica di Ungheria
Regno dei Serbi, Croati e Sloveni
Bandiera dell'Italia Italia
Bandiera della Romania Regno di Romania
Bandiera della Cecoslovacchia Repubblica cecoslovacca
Reggenza italiana del Carnaro
Mappa dell'Impero austro-ungarico

Il termine storico Terre della Corona di Santo Stefano (o anche Transleitania a significare le terre al di là del fiume Leita) di solito denotava un gruppo di territori che nei secoli si erano via via andati affiliando al Regno d'Ungheria, con un'unione personale, e successivamente entrarono nell'Impero austro-ungarico. Questo complesso sistema di Stati è talvolta indicato con il termine Archiregnum Hungaricum, utilizzando una terminologia medievale.

Data la natura multietnica dell'area, una tale denominazione statuale - così identitaria (grazie al suo richiamo alla antica e gloriosa storia cristiana scaturita dalla figura del re-Santo Stefano d'Ungheria e dei suoi successori) e allo stesso tempo sovra-etnica (o comunque non troppo "magiarocentrico") - venne ritenuta più adatta a rappresentare l'unità nella diversità dello Stato a guida ungherese.

Nelle varie lingue del regno l'espressione ebbe diverse versioni: in ungherese Szent István Koronájának Országai (Terre/Paesi/Stati della Corona di Santo Stefano) e Szent Korona Országai (Terre/Paesi/Stati della Sacra Corona), Magyar Korona Országai (Terre della Corona Ungherese) e Magyar Szent Korona Országai (Terre della Sacra Corona Ungherese), in croato Zemlje Krune svetog Stjepana (Terre della Corona di Santo Stefano), in tedesco Länder der heiligen ungarischen Stephanskrone (Terre della Sacra Ungara Corona di Santo Stefano), in serbo Земље круне Светог Стефана / Zemlje krune Svetog Stefana (Terre della Corona di Santo Stefano), in slovacco Krajiny Svätoštefanskej koruny (Terre della Corona di Santo Stefano), Krajiny uhorskej koruny (Terre della Corona Ungherese).

  1. ^ Altre lingue parlate dalle minoranze comprendevano polacco, ucraino, rumeno, croato, slovacco, serbo, sloveno, italiano e ruteno.
  2. ^ Dopo il trattato di Bucarest (1918) con cui il Regno di Romania cedeva all'Austria-Ungheria il controllo dei valichi dei Carpazi.

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