Terremoto e maremoto dell'Oceano Indiano del 2004

Maremoto dell'Oceano Indiano
Il maremoto ad Ao Nang (Thailandia)
Data26 dicembre 2004
Ora07:58:53 (UTC+7)
Magnitudo Richter9,3
Magnitudo momento9,1[1]
Profondità30 km
EpicentroOceano Indiano al largo di Banda Aceh, Sumatra (Indonesia)
3°19′00″N 95°51′14.4″E
Stati colpitiBandiera dell'Indonesia Indonesia
Bandiera della Thailandia Thailandia
Bandiera della Malaysia Malaysia
Bandiera dello Sri Lanka Sri Lanka
Bandiera dell'India India
Bandiera del Bangladesh Bangladesh
Bandiera della Birmania Birmania
Bandiera delle Maldive Maldive
Bandiera delle Seychelles Seychelles
Bandiera della Somalia Somalia
Bandiera del Kenya Kenya
Bandiera della Tanzania Tanzania
Bandiera del Madagascar Madagascar
Bandiera del Sudafrica Sudafrica
Intensità MercalliVIII
Maremoto
Vittime
  • Morti: 230.210[2][3][4]
  • Feriti: circa 500.000
  • Dispersi: più di 20.000
  • Sfollati: circa 35 milioni
Mappa di localizzazione: Oceano Indiano
Terremoto e maremoto dell'Oceano Indiano del 2004
Posizione dell'epicentro

Il maremoto dell'Oceano Indiano e della placca indo-asiatica del 26 dicembre 2004 è stato uno dei più catastrofici disastri naturali dell'epoca contemporanea e ha causato 230.210 morti. Ha avuto la sua origine e il suo sviluppo nell'arco di poche ore in una vasta area della Terra: ha riguardato l'intero sud-est dell'Asia, giungendo a lambire le coste dell'Africa orientale, destando per questo, insieme all'ingente numero di vittime, notevole impressione tra i mezzi di comunicazione e in generale nell'opinione pubblica nel mondo.

L'evento ha avuto inizio alle ore 07:58:53 UTC+7 (le 00:58:53 UTC) del 26 dicembre 2004 quando un violentissimo terremoto, con una magnitudo di 9,1[1], ha colpito l'Oceano Indiano al largo della costa nord-occidentale di Sumatra in Indonesia. Il sisma è durato 8 minuti. Tale terremoto è risultato il terzo più violento degli ultimi sessant'anni, dopo il sisma che colpì Valdivia, in Cile, il 22 maggio 1960 e quello dell'Alaska del 1964, rispettivamente con magnitudo 9,5 e 9,2.

Esso ha provocato centinaia di migliaia di vittime, sia direttamente sia attraverso il conseguente maremoto manifestatosi attraverso una serie di onde alte fino a 51 metri, che hanno colpito vaste zone costiere dell'area asiatica tra i quindici minuti e le dieci ore successive al sisma. I maremoti hanno colpito e devastato parti delle regioni costiere dell'Indonesia, dello Sri Lanka, dell'India, della Thailandia, della Birmania, del Bangladesh e delle Maldive, giungendo a colpire le coste della Somalia e del Kenya (ad oltre 4.500 km dall'epicentro del sisma). Si stima che 230.000 persone siano morte per questi eventi, di cui circa il 25% bambini.

  1. ^ a b [1]
  2. ^ Se il numero di morti in Birmania era 400-600 come sostenuto da gruppi dissidenti lì, piuttosto che 61 o 90, più di 230.000 persone sarebbero periti in totale a causa del maremoto.
  3. ^ "Asia-Pacific | Indonesia quake toll jumps again"
  4. ^ Earthquakes with 50,000 or More Deaths

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search