Terza guerra mitridatica

Terza guerra mitridatica parte delle guerre mitridatiche
Mitridate VI, re del Ponto
Data	74 - 63 a.C.
Luogo	Asia Minore e Siria fino all'Eufrate
Esito	Vittoria romana
Schieramenti
Repubblica romana, regno di Bitinia, regno di Cappadocia, Rodii Regno del Ponto,[1] regno d'Armenia,[1] regno del Bosforo[1] Traci,[1] Sciti,[1] Albani[2] Iberi[2] Amazzoni[3] Arabi[4]
Comandanti
Marco Aurelio Cotta[5] Lucio Licinio Lucullo Pisistrato[6] Gaio Valerio Triario[7][8][9] Appio Claudio[10] Lucio Fannio[11] Sornazio[12][13] Zarbieno[14][15][16] Gneo Pompeo Magno Metello Celere[17] Lucio Flacco[17] Aulo Gabinio[18] Lucio Afranio[19] Publio Servilio Vatia.[20] Marco Emilio Scauro[21] Mitridate VI del Ponto Tigrane II Tassile[22][23] Ermocrate[22] Eumaco[24] Macare[25] Mitrobarzane[26] Mancheo[26] Menandro[27] Dorilao[28] Menemaco[12] Mirone[12] Cosis (fratello del re degli Albani)[29]
Effettivi
5 legioni, pari a 30.000 fanti e 1.600 cavalieri (74 a.C.);[30] 14.000 fanti e 6.000 cavalieri (74 a.C.);[31]
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Manuale

Per terza guerra mitridatica si intende l'ultima fase delle ostilità combattute dai generali romani Lucio Licinio Lucullo e Gneo Pompeo Magno, della Repubblica romana contro il regno del Ponto tra il 74 e il 63 a.C. e videro la definitiva sconfitta e morte di Mitridate VI.^[32] Per l'importanza del sovrano che la condusse contro Roma e la loro difficoltà, presero il loro nome da Mitridate VI, come in passato era capitato soltanto ad Annibale con la guerra omonima.