Trattati ineguali

Caricatura d'epoca che rappresenta le grandi potenze intente a spartirsi la Cina. Da sinistra si riconoscono il Regno Unito (la regina Vittoria), la Germania (il kaiser Guglielmo II), la Russia (lo zar Nicola II), la Francia (La Marianne) e il Giappone (un samurai).

I trattati ineguali furono un insieme di convenzioni concluse da alcuni stati dell'Estremo Oriente (l'Impero Qing, il Giappone Tokugawa e la Corea Joseon) con le potenze occidentali[1] tra il XIX secolo e i primi anni del XX. In tale periodo le nazioni asiatiche erano in gran parte incapaci di resistere alla pressione militare ed economica straniera, stante l'enorme divario tecnologico tra Occidente e Oriente. La nomea di "trattati ineguali" emerse negli anni venti in riferimento ai trattati di pace del XIX secolo da parte dei nazionalisti cinesi.

  1. ^ Inclusi l'impero russo e quello giapponese del periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento.

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