Trattato di Stettino (1570)

Il trattato di Stettino mise fine alla guerra del nord dei sette anni il 13 dicembre 1570. Nel luglio del 1570, Massimiliano II d'Asburgo iniziò le trattative di pace a Stettino, i contendenti erano Lubecca, la Svezia e la Danimarca. Tentativo già provato nel 1568 ma fallito tra l'imperatore precedente Ferdinando I, una rappresentanza francese come Carlo Dançay a mediare in appoggio ai danesi ed il duca di Pomerania, l'allora sovrano svedese Erik XIV nulla poté e si attese la sua destituzione per il cattolico fratello più filo-danese. La Svezia dovette pagare 150.000 riksdaler per il riscatto della fortezza di Älvsborg. Con questo trattato si mise fine ufficialmente all'Unione di Kalmar ed il re danese rinunciò alle pretese di successione alla corona svedese, dal suo canto la Svezia riconobbe per la prima volta Halland, Blekinge e Scania come provincie danesi. Il trattato fu siglato con Lubecca, e alla Polonia venne concessa la Curlandia e alla Moscovia la città di Dorpat.

Le dispute per le tre corone non saranno risolte con questo trattato producendo in seguito ulteriori conflitti.


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