Trika

Una riproduzione schematica del triśūlābjmaṇḍala, il mandala del tridente e dei loti, adoperato in uno dei culti visionari della scuola del Trika. Le tre dee del Trika sono immaginate sui rebbi del tridente, che quindi l'adepto visualizza nel proprio corpo ripercorrendo tutti e 36 i principi costitutivi della manifestazione cosmica, dalla terra a Śadaśiva, steso immobile sotto i rebbi in corrispondenza della sommità del suo capo, e oltre, fino alle tre dee supreme, Parāparā, Parā, Aparā, il divino assoluto.

Trika ("triade")[1] (devanagari: त्रिक) è una tradizione religiosa dello Shivaismo kashmiro successivamente sistematizzata dal filosofo Abhinavagupta (X – XI secolo)[2] come sintesi esegetica delle tradizioni shivaite del Kashmir. La dottrina del Trika è caratterizzata da una serie di triadi, che hanno una valenza più metafisica che religiosa.[3]

  1. ^ Vedi: trika, spokensanskrit.de.
  2. ^ Padoux, Op. cit., p. 78.
  3. ^ Raffaele Torella, dalla prefazione a Vasugupta, Gli aforismi di Śiva…, Op. cit.

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