Unione dei Comuni Modenesi Area Nord

L'Unione dei Comuni Modenesi Area Nord (abbreviato UCMAN) è un ente locale sovracomunale, con autonomia statuaria, costituitosi in data 21 novembre 2003.

Unione dei Comuni Modenesi Area Nord
unione di comuni
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Modena
Amministrazione
CapoluogoMedolla
PresidenteAlberto Calciolari
Data di istituzione21 novembre 2003
Territorio
Coordinate
del capoluogo
44°50′55.9″N 11°04′17.76″E
Superficie326 km²
Abitanti60 321[1] (1-1-2022)
Densità185,03 ab./km²
ComuniCamposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Unione dei Comuni Modenesi Area Nord – Mappa
Unione dei Comuni Modenesi Area Nord – Mappa
Sito istituzionale

Il territorio dell'Unione coincide con quello dell'ex Circondario di Mirandola nella Bassa modenese comprendendo i comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, San Felice sul Panaro, San Possidonio, e San Prospero, nell'estremità nord-orientale della provincia di Modena, al confine con le province di Mantova e Ferrara e la Città metropolitana di Bologna.

Il presidente viene eletto dal Consiglio dell'Unione, tra i sindaci dei nove comuni, con votazione palese e a maggioranza assoluta dei componenti, dura in carica 2 anni e 6 mesi, ed è rieleggibile una sola volta.

La sede dell'Unione è stabilita nel comune di Medolla.

L'Unione si propone gli obiettivi di integrazione dell'azione amministrativa fra i comuni e lo sviluppo socio-economico di un territorio densamente abitato che raccoglie una popolazione di 60 321 abitanti.

È nota perché sul suo territorio si trova il Distretto biomedicale di Mirandola.

L’attuale presidente dell’Unione è il sindaco di Medolla Alberto Calciolari.[2][3]

A giugno del 2020 il Consiglio Comunale di Mirandola ha formalmente richiesto l'uscita di Mirandola[4] (il comune principale dell'Unione) dall'Unione stessa. Questa richiesta in un primo momento è stata respinta dal TAR regionale[5], ma il 7 giugno 2022 è stata accolta dal Consiglio di Stato.[6] Nonostante l'uscita del Comune di Mirandola, il logo e il gonfalone dell'Unione rimangono invariati, in quanto si è deciso di mantenere gli emblemi dei comuni fondatori dell'Unione comunale.


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