Uso medico della cannabis

Le infiorescenze essiccate della cannabis possono avere un uso medico

L'uso medico della cannabis ha una storia millenaria condivisa da molte culture nel mondo. Nella pianta sono state identificate oltre 750 diverse sostanze di cui 113 con struttura analoga ai principali cannabinoidi, alcuni dei quali con azioni contrapposte[1][2][3][4], la cui concentrazione e distribuzione può variare sensibilmente in funzione del profilo genetico della pianta e dello stress a cui è sottoposta durante la sua crescita.[2][5][6]

Nella medicina moderna piuttosto che la combustione e inalazione delle infiorescenze essiccate della pianta, modalità tipica per il consumo ricreativo della pianta, si studiano e utilizzano preparazioni a base di cannabinoidi sintetici o estratti titolati dalla pianta, con cui è possibile eseguire adeguate sperimentazioni cliniche.[7][8] Gli impieghi della cannabis ad uso medico sono presenti in studi clinici controllati e studi osservazionali, nelle revisioni sistematiche e nelle metanalisi della letteratura internazionale indicizzata. I risultati di questi studi non sono conclusivi sull’efficacia dell’uso medico della cannabis in alcune patologie; in molti casi le evidenze scientifiche sono di qualità moderata o scarsa, con risultati contraddittori e non conclusivi, mancano, inoltre, dati a supporto di un favorevole rapporto rischio/beneficio per la cannabis, tuttavia vi è l’indicazione a proseguire nelle ricerche per ottenere evidenze definitive.[9]

  1. ^ Cannabinoids | Medical Cannabis Glossary, su Releaf. URL consultato il 6 settembre 2023.
  2. ^ a b Atakan Z., Cannabis, a complex plant: different compounds and different effects on individuals., in Therapeutic Advances in Psychopharmacology., 2(6), 2012, pp. 241-254, DOI:10.1177/2045125312457586.
  3. ^ Mahmoud A. ElSohly e Desmond Slade, Chemical constituents of marijuana: The complex mixture of natural cannabinoids, in Life Sciences, vol. 78, n. 5, 2005-12, pp. 539–548, DOI:10.1016/j.lfs.2005.09.011. URL consultato il 7 settembre 2023.
  4. ^ Safwat A. Ahmed, Samir A. Ross e Desmond Slade, Cannabinoid Ester Constituents from High-Potency Cannabis sativa, in Journal of natural products, vol. 71, n. 4, 2008-4, pp. 536–542, DOI:10.1021/np070454a. URL consultato il 7 settembre 2023.
  5. ^ Cannabis sativa L. - Botany and Biotechnology Suman Chandra,Hemant Lata,Mahmoud A. ElSohly, Cannabis sativa L. - Botany and Biotechnology - Google Libri, pp. 439-456.
  6. ^ (EN) Aizpurua-Olaizola, Oier; Soydaner, Umut; Öztürk, Ekin; Schibano, Daniele; Simsir, Yilmaz; Navarro, Patricia; Etxebarria, Nestor; Usobiaga, Aresatz, Evolution of the Cannabinoid and Terpene Content during the Growth of Cannabis sativa Plants from Different Chemotypes, in Journal of Natural Products, vol. 79, n. 2, 2016, pp. 324–331, DOI:10.1021/acs.jnatprod.5b00949, PMID 26836472.
  7. ^ Ben Amar M, Cannabinoids in medicine: a review of their therapeutic potential (PDF) (Review), in Journal of Ethnopharmacology, vol. 105, 1–2, 2006, pp. 1–25, DOI:10.1016/j.jep.2006.02.001, PMID 16540272.
  8. ^ National Academies of Science, Engineering and Medicine - The Health Effects of cannabis and Cannabinoids: The Current State of Evidence and Recommendations for Research
  9. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore dm

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