Importante nodo stradale, in epoca romana fu conosciuto con il nome di "Vercellae" e venne descritto da Tacito come uno dei "firmissima Municipia"[8] della Transpadana. Dal IV secolo divenne prima diocesi nonché centro di propagazione del cristianesimo in tutta la regione su impulso di Eusebio. Libero comune nel medioevo, fu questo un periodo di grande splendore artistico e culturale per la città[9], tanto che vi sorse nel 1228 lo Studium[10], la prima università subalpina.
In epoca moderna iniziò la coltivazione del riso nel suo territorio: le attività concernenti la coltura, la sperimentazione e il commercio del riso rappresentano ancora oggi la base dell'economia locale tanto da valere l'appellativo di capitale italiana ed europea[11] di tale cereale[12].
Sul finire del XX secolo, con la crisi dell'industria, il terziario[13] è diventato il principale settore economico, forte sviluppo ha avuto anche la logistica[14]. In lenta ma costante espansione è anche il turismo, sia come tappa della Via Francigena[15], sia come turismo storico-artistico[16][17] grazie alla presenza di alcuni monumenti come la Basilica di Sant'Andrea, il Duomo, San Cristoforo, ARCA[18] o di eventi come il Concorso Viotti[19]. Tra il patrimonio librario conservato sono da segnalare il Vercelli Book[20], uno dei più antichi testi scritti in antico inglese e il Codex Vercellensis[21].
^Sergio Gilardino, I Walser e la loro lingua dal grande nord alle Alpi. Dizionario della lingua walser di Alagna Valsesia, Magenta, Centro Studi Zeisciu, 2008
^ Publio Cornelio Tacito, Storie, BUR-Classici. Biblioteca Universale Rizzoli, 1996, Libro I, 70.
^(EN) Hilde de Ridder-Symoens, A History of the University in Europe: Volume 1, Universities in the Middle Ages, Cambridge University Press, 2003, ISBN0-521-54113-1.