Wuxia

Il Wǔxiá (武侠T, 武侠S, wǔxiáP, wu-hsiaW), letteralmente "eroe marziale", è un ampio genere letterario cinese moderno nato all'inizio del XX secolo che racconta le avventure di eroi marziali della tradizione cinese, secondo molti paragonabile all'occidentale "cappa e spada". Nonostante formalmente il genere wuxia sia moderno, il termine è stato retroattivamente applicato anche alla tradizione narrativa precedente da cui discende e che risale perlomeno fino al periodo degli Stati combattenti. Sebbene sia tradizionalmente una forma letteraria, la sua popolarità lo ha diffuso in altre forme artistiche come l'opera cinese, i manhua, film, serie televisive e videogiochi. È un componente della cultura popolare cinese in molte comunità di lingua cinese in tutto il mondo.

Tipicamente gli eroi dei racconti wuxia non servono un signore, o un'autorità militare, né appartengono alla classe aristocratica. Spesso appartengono alle classi sociali inferiori. Di solito legati a un codice cavalleresco che richiede loro di raddrizzare i torti, combattere per la giustizia, eliminare gli oppressori e vendicare i crimini passati.

Il genere nasce dalla tradizione letteraria cinese, e fa parte da sempre della cinematografia asiatica. La distribuzione all'estero ha avuto in molti casi un discreto successo, ma in nessun caso il genere è stato inglobato in una cinematografia estera.

In Italia il genere arriva nel 1973 quando la crescente richiesta di film gongfu, film di combattimenti a mani nude, ha spinto i produttori a comprare dei wuxia e a "mascherarli" da gongfu. Molti dei titoli italiani che contengono la parola "Bruce Lee" oppure "mano", "boxer", sono in realtà dei wuxia: l'inganno non ha certo portato vantaggio al genere, che in Italia dovrà aspettare il 2000, con La tigre e il dragone, per conoscere nuova gloria.


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