Zeta Leporis

Zeta Leporis
Zeta Leporis
ClassificazioneStella bianca[1]
Classe spettraleA2IV-V(n)[1]
Distanza dal Sole70,5 anni luce[2]
CostellazioneLepre
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta05h 46m 57,341s[1]
Declinazione-14° 49′ 19,02″[1]
Dati fisici
Raggio medio1,55[3] R
Massa
1,93[4] M
Velocità di rotazione230 km/s[3]
Temperatura
superficiale
Luminosità
Dati osservativi
Magnitudine app.+3,55[1]
Magnitudine ass.+1,88[2]
Parallasse46,28 mas[1]
Moto proprioAR: -14,54 mas/anno
Dec: 1,07 mas/anno[1]
Velocità radiale20 km/s[1]
Nomenclature alternative
14 Leporis, HR 1998, BD-14°1232, HD 38678, SAO 150801, FK5 219, HIP 27288, Wolf 9190.

Zeta Leporis (ζ Lep, ζ Leporis) è la quinta stella più luminosa della costellazione della Lepre. La sua magnitudine apparente è +3,55 e si trova a 70,5 anni luce dalla Terra[2].

Nel passato, circa 1 milione di anni fa, ζ Leporis è passata a distanza ravvicinata dal Sole ed era, a quel tempo, la stella più luminosa del cielo terrestre. Secondo uno studio di García-Sánchez et al. del 2001, la stella passò a 1,65 parsec dalla Terra (5,36 a.l.) poco più di un milione di anni fa[5], mentre in base ai più recenti dati del satellite Hipparcos, la minima vicinanza al Sole si è avuta 852.000 anni fa, ad una distanza di 1,3 pc, equivalenti a 4,24 anni luce[2]. A quell'epoca, vista dalla Terra la stella brillava di magnitudine -2,55, ben più luminosa di quanto non sia Sirio attualmente[6].

  1. ^ a b c d e f g h * zet Lep -- Star], su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD. URL consultato il 14 febbraio 2013.
  2. ^ a b c d Erik Anderson, Charles Francis, XHIP: An Extended Hipparcos Compilation, in Astronomy Letters, 23 marzo 2012.arΧiv:1108.4971
  3. ^ a b Jim Kaler, Zeta Leporis, su stars.astro.illinois.edu, Università dell'Illinois. URL consultato il 14 febbraio 2013.
  4. ^ a b c J. Zorec, F. Royer, Rotational velocities of A-type stars. IV. Evolution of rotational velocities, in Astronomy and Astrophysics, vol. 537, A120, gennaio 2012, p. 22, DOI:10.1051/0004-6361/201117691.
  5. ^ J. García-Sánchez et al., Stellar encounters with the solar system, in Astronomy and Astrophysics, vol. 379, n. 2, 2001, pp. 634–659, DOI:10.1051/0004-6361:20011330.
  6. ^ Nota la distanza e la magnitudine assoluta, la magnitudine apparente è data dalla formula: : , dove è la distanza dell'oggetto espressa in parsec.

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