Electro (musica)

Electro
Origini stilisticheMusica elettronica
Boogie
Funk
Chiptune
synth-pop
Hip hop
Origini culturaliPrimi anni ottanta, Europa, Giappone, New York, Detroit
Strumenti tipicisintetizzatore, chitarra, drum machine, sequencer, vocoder, batteria, basso elettrico
PopolaritàMolto popolare negli anni ottanta
Generi derivati
Miami bass
Techno
funk carioca
freestyle
house
house
techno
breakbeat
Generi correlati
Electrocore
skweee
Electroclash
electro house
electro swing
electro hop
electro rock
electro-industrial
Categorie correlate
Gruppi musicali electro · Musicisti electro · Album electro · EP electro · Singoli electro · Album video electro

L'electro (o electro-funk)[1][2][3] è un genere di musica elettronica e del primo hip hop direttamente influenzato dall'uso delle drum machine Roland TR-808[4][5], e dal funk[6][7]. I dischi di questo genere musicale presentano tipicamente drum machine e suoni elettronici pesanti, di solito senza voce, ed anche quando vengono utilizzate voci, vengono generalmente elaborate in modo quasi irriconoscibile, spesso attraverso distorsioni elettroniche come vocoder e talkbox. Questa è la principale distinzione tra l'electro e i generi precedenti come la disco music, in cui il suono elettronico era solo una parte della strumentazione. Si discosta anche palpabilmente dal suo predecessore boogie per essere dare meno importanza alla voce, concentrandosi sui ritmi elettronici prodotti dalle drum machine.

Dopo il declino della disco music negli Stati Uniti, prese piede l'electro come fusione tra funk[8] e primo hip-hop con le principali influenze del boogie newyorkese, della musica pop elettronica tedesca e giapponese. Il genere vide tra i primi interpreti musicisti come Arthur Baker, Afrika Bambaataa, Warp 9 e Hashim. Tra le prime tracce electro seminali vi sono brani come Planet Rock (1982) e Nunk (1982) degli Warp 9, entrambi caratterizzati dai suoi tipici ritmi di batteria TR-808.

I primi anni '80 furono il picco principale dell'electro. Verso la metà degli anni '80, il genere si è allontanato dalle sue influenze elettroniche e funk, utilizzando ritmi più duri e campioni rock, esemplificati da Run DMC. L'elettronica è diventata di nuovo popolare alla fine degli anni '90 con artisti come Anthony Rother e DJ come Dave Clarke[9]. Una terza ondata di popolarità si è verificata nel 2007. Electro si è ramificato in sottogeneri, tra cui l'electrocore e la skweee.

  1. ^ (EN) Rap meets Techno, with a short history of Electro, su globaldarkness.com, Global Darkness. URL consultato il 5 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2020).
  2. ^ Electro-Funk: What did it all mean?, su electrofunkroots.co.uk, Greg Wilson on electrofunkroots.co.uk. URL consultato il 23 dicembre 2009.
  3. ^ Rap meets Techno, with a short history of Electro. Globaldarkness.com. Accesso 18 luglio 2011.
  4. ^ Gavin Weale (2001) The Future Sound Of Electro. ElectroEmpire.com
  5. ^ Simon Reynolds, Energy Flash: A Journey Through Rave Music and Dance Culture, Soft Skull Press, 2013.
    «The dominant style at Hard Summer, provided by artists like Zedd, Erol Alkan and Bloody Beetroots, is what's been tagged 'electro house', although to my ears it has little relationship with either house or electro (in the original eighties 808-bass-bumping sense).»
  6. ^ Electro itself is a musical style blending "funk & synthesizers with elements of hip-hop", according to Susie Dent, The Language Report, 2003, p. 43.
  7. ^ Sean 'P-Ski' P (1995) Electro – What Does It Mean?. ElectroEmpire.com
  8. ^ Electro, su Allmusic. URL consultato il 20 giugno 2012.
  9. ^ Ishkur, Ishkur's guide to Electronic Music (SWF), su techno.org, 2005. URL consultato il 1º giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2019).

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