Neocolonialismo

Per neocolonialismo si intendono tutte le forme di dipendenza nelle quali alcuni paesi, pur essendo passati attraverso un processo di conquista dell’indipendenza, si trovano nei confronti di altri stati più potenti e in uno sviluppo economico-industriale più avanzato. In senso opposto è il fenomeno in cui ex potenze coloniali controllano paesi economicamente sottosviluppati, utilizzando strumenti economici e culturali anziché la forza militare. Si tratta di un colonialismo "informale", rispetto a quello "formale" che temporalmente lo precede.

Dopo la seconda guerra mondiale, il colonialismo ha avuto una fase di crisi negli aspetti giuridico-politici ed ha subito una trasformazione adeguandosi ai nuovi tempi, nascondendosi come una testimonianza di aiuto, di sostegno o addirittura di collaborazione.

Gli stati europei capirono che la dominazione politica non era più così vantaggiosa e che, invece, era molto più redditizio gettare le basi per solidi legami finanziari ed economici, nello stesso momento in cui si procedeva al trasferimento dei poteri di governo ai sistemi elitari locali e quindi a negoziare per l'indipendenza.

Un esempio tipico è sicuramente costituito dalla Gran Bretagna, le cui condizioni finanziarie durante il periodo post-bellico erano decisamente in declino.

Le strutture commerciali e finanziarie che essa sviluppò con le sue colonie durante il dopoguerra, furono finalizzate a risanare il suo indebitamento con il dollaro. Quelle stesse strutture costituirono poi la base per i rapporti economici e politici fra le ex colonie che si sono rese indipendenti e lo stato colonizzatore.


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