Rivoluzione francese

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Rivoluzione francese
Il popolo di Parigi assalta principalmente la fortezza della Bastiglia il 14 luglio 1789, divenuta l'immagine-simbolo della Rivoluzione francese
Data5 maggio 1789
9 novembre 1799
Luogo Regno di Francia
Repubblica Francese
CausaMalcontento sociale
EsitoColpo di Stato del 18 brumaio con la conseguente presa del potere da parte del generale Napoleone Bonaparte.
Modifiche territorialiCaduta della monarchia
Istituzione della repubblica
Schieramenti
Comandanti
Luigi XVI di Francia
Luigi, conte di Provenza
Carlo, conte d'Artois
Luigi Giuseppe di Borbone-Condé
Henri de La Rochejaquelein
Comandanti alleati (Horatio Nelson, William Pitt il Giovane, Francesco II d'Asburgo-Lorena, Paolo I di Russia, Federico Guglielmo II di Prussia, Carlo Guglielmo, duca di Brunswick, papa Pio VI †, Ferdinando IV di Napoli e altri)
Assemblea Nazionale Costituente (Terzo StatoHonoré Gabriel Riqueti de Mirabeau)
Convenzione nazionale (Rappresentanti in missioneConvenzione termidorianaGilbert du Motier de La FayetteCharles François DumouriezJean-Paul Marat †)
Comune di Parigi
Comitato di salute pubblica (Maximilien Robespierre † • Louis Antoine de Saint-Just † • Georges Couthon † • Georges Jacques Danton †)
Direttorio (Paul BarrasEmmanuel Joseph SieyèsLazare Carnot)
Napoleone Bonaparte
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La Rivoluzione francese fu un periodo di sconvolgimento sociale, politico e culturale estremo, e prevalentemente violento, avvenuto in Francia tra il 1789 e il 1799, poi allargatosi in Europa con le guerre rivoluzionarie francesi e le guerre napoleoniche. In storiografia è lo spartiacque tra età moderna ed età contemporanea.[1] È detta anche Prima rivoluzione francese o Grande rivoluzione francese, per distinguerla dalla Rivoluzione di luglio del 1830 (Seconda rivoluzione francese) e dai moti rivoluzionari del 1848 (Terza rivoluzione francese), che furono l'episodio locale delle rivolte e insurrezioni europee dette Primavera dei popoli.

Fu un evento assai complesso e articolato in varie fasi. Le sue principali conseguenze immediate furono: l'abolizione della monarchia assoluta capetingia e la rapida proclamazione della repubblica; l'eliminazione delle basi economiche e sociali dell'Ancien Régime, il sistema politico e sociale precedente, ritenuto colpevole della disuguaglianza e povertà dei suoi sudditi; la stesura della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, futuro fondamento delle costituzioni moderne.[2]

La Rivoluzione francese finì con il periodo imperiale-napoleonico e poi la Restaurazione da parte dell'aristocrazia europea. Tuttavia, insieme a quella americana, segnò il declino dell'assolutismo e ispirò le successive rivoluzioni borghesi liberali e democratiche del XIX secolo (i cosiddetti moti rivoluzionari), aprendo la strada a un nuovo sistema politico basato sul concetto di Stato di diritto o Stato liberale, in cui la borghesia diviene la classe dominante. Questo fu a sua volta la premessa per la nascita dei moderni Stati democratici.[3]

  1. ^ Palmer & Colton, p. 341.
  2. ^ Palmer & Colton, p. 361.
  3. ^ Desan, pp. 3, 8, 10.

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