Effetto fotocromatico

Una lente fotocromatica dopo l'esposizione alla luce solare mentre parte della lente è rimasta coperta da un foglio di carta.

Per effetto fotocromatico si intende la variazione di oscurazione delle lenti o del vetro (l'esempio più comune è quello delle lenti degli occhiali), il colore varia a seconda dell'incidenza della luce sulla lente, più intensa è la luce maggiore sarà l'oscurazione del vetro. Il motivo risiede nel cambiamento della configurazione elettronica esterna, in seguito a un processo fotochimico, della sostanza posta all'interno delle lenti. I primi studi furono condotti nel 1950.

Il fotocromismo è la trasformazione reversibile di una specie chimica (fotointerruttore) tra due forme per assorbimento di radiazione elettromagnetica (fotoisomerizzazione), dove le due forme hanno spettri di assorbimento differenti[1][2]. In parole povere, questo può essere descritto come un cambiamento reversibile di colore in seguito all'esposizione alla luce.

  1. ^ (EN) M. Irie, Photochromism: Memories and Switches – Introduction, in Chemical Reviews, vol. 100, n. 5, 2000, pp. 1683–1684, DOI:10.1021/cr980068l.
  2. ^ (EN) Heinz Durr e Henri Bouas-Laurent, Photochromism: Molecules and Systems, ISBN 978-0-444-51322-9.

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