Campagna di Francia

Disambiguazione – Se stai cercando la campagna di Austria, Prussia e Russia contro Napoleone nel 1814, vedi Campagna nel nord-est della Francia.
Campagna di Francia
parte della seconda guerra mondiale
Panzer IV avanzano in profondità in territorio francese
Data10 maggio-25 giugno 1940
LuogoBelgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia
EsitoVittoria tedesca e resa incondizionata della Francia
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Germania:
141 divisioni[1]
7.378 cannoni[1]
2.445 carri[1]
5.638 aerei[2]
Totale: 3.350.000 soldati
Italia:
300.000 soldati sulle Alpi[3]
Francia
144 divisioni[1]
13.974 cannoni[1]
3.383 carri[1]
2.935 aerei[4]
Totale: 3.300.000 soldati
Sulle Alpi al 20 giugno:
~170.000 francesi
Perdite
Germania:
27.074 morti,
111.034 feriti,
18.384 dispersi[5][6]
1.236[5][7]-1.345[8] aerei distrutti
323[5][7]-488 aerei danneggiati[8]
795 carri armati distrutti[9]
Italia:
631 morti,
616 dispersi,
2.631 feriti e congelati[10][11]*
Francia
401.000 tra morti e feriti
1.900.000 prigionieri di guerra francesi
2.233 aerei[12]
Voci di battaglie presenti su Wikipedia

La campagna di Francia (nella storiografia francese Bataille de France, nella storiografia tedesca Westfeldzug), fu l'insieme delle operazioni militari tedesche che portarono all'invasione della Francia, del Belgio, dei Paesi Bassi e del Lussemburgo durante la seconda guerra mondiale. La campagna militare consistette in due grandi operazioni denominate dal comando supremo tedesco, Fall Gelb ("caso giallo") e Fall Rot ("caso rosso"). La prima operazione, iniziata il 10 maggio 1940 al termine della cosiddetta "strana guerra"[13], si riferisce all'invasione tedesca del Belgio, dei Paesi Bassi, del Lussemburgo e della Francia. Mentre la seconda operazione si riferisce all'aggiramento della Linea Maginot e del consolidamento dell'avanzata all'interno della Francia.

La Wehrmacht, contrariamente alle previsioni alleate, impegnò la maggior parte delle proprie forze corazzate nelle Ardenne con la manovra detta Sichelschnitt ("colpo di falce"), aggirando in tal modo la Linea Maginot e cogliendo impreparati gli Alleati. Il 10 giugno l'Italia dichiarò guerra alla Francia, mentre il 14 giugno Parigi venne occupata dalle truppe tedesche, e il governo francese riparava a Bordeaux. La Francia capitolò il 25 giugno. La guerra sul fronte occidentale si concluse con una spettacolare vittoria tedesca, ottenuta grazie all'ampio impiego delle forze corazzate e meccanizzate, la cooperazione fra le forze di terra e la Luftwaffe, e i lanci di paracadutisti oltre le linee nemiche.

Stipulata la pace, la Francia venne divisa in una zona militare di occupazione a nord e lungo le coste dell'Atlantico, mentre a sud fu instaurato un governo collaborazionista, la Repubblica di Vichy. Il Corpo di Spedizione Britannico (BEF) venne evacuato dal territorio francese durante la battaglia di Dunkerque, nell'ambito dell'operazione Dynamo, assieme a diverse unità francesi che erano scampate all'accerchiamento, durante le prime fasi dell'attacco tedesco, e che costituirono il nucleo della forze della Francia Libera sotto il comando di Charles de Gaulle.

La Francia rimase occupata per quattro anni durante i quali venne costruito un imponente sistema difensivo, il Vallo Atlantico, allo scopo di prevenire sbarchi degli Alleati nell'Europa continentale. Solo con lo sbarco in Normandia del giugno 1944, iniziò la campagna di liberazione della Francia dal regime nazista.

  1. ^ a b c d e f Maier e Falla 1991, p. 279.
  2. ^ Hooton 2007, pp. 47-48: Hooton usa l'Archivio federale militare di Friburgo in Brisgovia.
  3. ^ Bocca, p.147.
  4. ^ Hooton 2007, pp. 47-48.
  5. ^ a b c Frieser 1995, p. 400.
  6. ^ Sheppard 1990, p. 88.
  7. ^ a b Maier e Falla 1991.
  8. ^ a b Murray 1983, p. 40.
  9. ^ Healy 2007, p. 85.
  10. ^ Bocca, p. 161.
  11. ^ Petacco 1997, p.20.
  12. ^ Hooton 2007, p. 90.
  13. ^ In francese La drôle de guerre; il nome deriva dal lungo stallo nelle operazioni belliche dopo che, invasa la Polonia e ricevuta la dichiarazione di guerra da parte di Francia ed Inghilterra, la Germania non compì per mesi alcuna operazione sul fronte per lei occidentale né la Francia ne azzardò alcuna sul suo fronte orientale.

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